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Se sei una donna ti sarà capitato almeno una volta nella vita che qualcuno, quasi sicuramente un uomo, ti abbia fischiato per strada o ti abbia gridato “ciao bella”, o detto cose peggiori.
Il fenomeno del catcalling rappresenta una forma di molestia sessuale e viene definito dall’Oxford Dictionary “un fischio o un commento di natura sessuale fatto ad alta voce da parte di uomo rivolto ad una donna” (Farmer & Jordan, 2017; Fisher et al., 2019). Il catcalling rientra all’interno di una più grande categoria di molestie di natura sessuale, ovvero le molestie di strada (street harassment), definite come attenzioni sessuali indesiderate, molestie o oggettivazioni da parte di uno sconosciuto in uno spazio pubblico, come ad esempio strade, parchi o mezzi di trasporto pubblici (DelGreco & Christensen, 2020).
Secondo una recente ricerca condotta da YouGov e UN Women UK (2021) su un campione di 1089 donne di età compresa tra i 18 e maggiore di 55 anni, il 71% delle intervistate ha riportato di aver subito una molestia sessuale in un luogo pubblico, di queste il 51% ha subito catcalling, mentre il 35% ricorda di aver ricevuto commenti o battute che l’hanno fatta sentire a disagio o in pericolo.
I dati diventano ancora più allarmanti se si prende in considerazione la fascia di età 18-24, di queste il 72% delle donne intervistate riporta di aver subito catcalling e il 59% di aver ricevuto commenti o battute indesiderate.
Come emerge dai dati riportati in precedenza il fenomeno del catcalling è alquanto diffuso nella nostra società, ma al tempo stesso esistono pochi studi riguardo le conseguenze psicologiche che questo determina sulle donne che lo subiscono.
In generale è stato riscontrato che subire catcalling porta ad esperire maggiormente emozioni negative (Betts et al., 2019) e in alcuni casi le molestie di strada possano risultare per chi le subisce altamente traumatiche, sia dal punto di vista fisico che emotivo (Davidson et al., 2016).
Gli studi condotti negli ultimi anni hanno preso in esame la relazione esistente tra subire catcalling e alcune variabili psicologiche come ansia, depressione e qualità del sonno (Davidson et al., 2016; DelGreco & Christensen, 2020). I risultati hanno mostrato come il fenomeno del catcalling determina un’emergere della sintomatologia ansiosa e depressiva nelle donne che lo subiscono e porta ad un conseguente peggioramento della qualità del sonno (DelGreco & Christensen, 2020).
Nello specifico il fenomeno preso in esame rappresenta un predittore sia dell’ansia che della depressione separatamente, perciò ricevere fischi o commenti indesiderati per strada porta la donna a sperimentare un maggior livello di ansia, che a sua volta determina l’insorgenza di sintomi depressivi, che di conseguenza portano ad un peggioramento della qualità del sonno.
Ma subire molestie di strada come il catcalling ha un impatto anche sulla percezione che le donne hanno della propria sicurezza nei luoghi pubblici. È stata infatti osservata l’esistenza di una correlazione negativa tra l’essere vittima di comportamenti di questo tipo e la percezione di sicurezza nei luoghi pubblici, sia isolati che affollati (Davidson et al., 2016). In particolare proprio la percezione di sicurezza nei luoghi pubblici isolati è stata vista essere un predittore dell’ansia.
Questo significa che subire catcalling porta le donne a sperimentare maggiori livelli di ansia proprio a causa di una minore percezione di sicurezza quando si trovano in luoghi pubblici in cui non ci sono altre persone.
Gli effetti di questo tipo di violenza non si limitano solo alla sintomatologia ansiosa e depressiva, infatti le conseguenze delle molestie di strada e del catcalling si ripercuotono anche sulla visione che le donne hanno del proprio corpo. È stata infatti evidenziata una correlazione tra essere vittima di molestie da parte di sconosciuti e l’oggettificazione del proprio corpo (Fairchild & Rudman, 2008). In particolare le donne che subiscono questo tipo di comportamenti successivamente tendono a mostrare un’aumentata oggettificazione del proprio corpo e spesso sperimentano vergogna. Come è stato ampiamente osservato in letteratura l’oggettificazione del sé e del proprio corpo si associa molto spesso ad una sintomatologia ansiosa o a disturbi dell’alimentazione (Fairchild & Rudman, 2008).
Oltre ai sentimenti di vergogna, un’altra emozione che spesso viene sperimentata dalle donne vittime di catcalling è il senso di colpa, che di conseguenza le porta ad incolpare se stesse proprio dell’atto subito (Farmer & Jordan, 2017). Questo sentimento di colpa può condurre le donne ad assumere una visione oggettificata del proprio corpo, che le porta quindi ad incolpare se stesse per il modo in cui erano vestite o a chiedersi se la molestia subita sia dovuta a qualcosa che hanno detto o fatto.
In conclusione, come emerge all’interno di questo articolo, il catcalling è un serio fenomeno che determina delle conseguenze sulla salute mentale delle donne che ne sono vittime. Per questo motivo è necessario portare avanti la ricerca al fine di poter prevenire queste conseguenze negative, ma soprattutto per cercare di arginare questo tipo di violenza.
L’articolo è stato scritto dalla dott.ssa Marta Floridi – Psicologa
Bibliografia
Betts, L., Harding, R., Peart, S., Sjolin Knight, C., Wright, D. and Newbold, K. (2019), “Adolescents’ experiences of street harassment: creating a typology and assessing the emotional impact”, Journal of Aggression, Conflict and Peace Research, Vol. 11 No. 1, pp. 38-46. https://doi.org/10.1108/JACPR-12-2017-0336
Davidson, M. M., Butchko, M. S., Robbins, K., Sherd, L. W., & Gervais, S. J. (2016). The mediating role of perceived safety on street harassment and anxiety. Psychology of Violence, 6(4), 553–561. https://doi.org/10.1037/a0039970
DelGreco, M., Christensen, J. Effects of Street Harassment on Anxiety, Depression, and Sleep Quality of College Women. (2020). Sex Roles 82, 473–481. https://doi.org/10.1007/s11199-019-01064-6
Fairchild, K., & Rudman, L. A. (2008). Everyday stranger harassment and women’s objectification. Social Justice Research, 21(3), 338–357. https://doi.org/10.1007/s11211-008-0073-0
Farmer, O., & Jordan, S.S. (2017). Experiences of Women Coping With Catcalling Experiences in New York City: A Pilot Study. Journal of Feminist Family Therapy, 29, 205 – 225. https://doi.org/10.1080/08952833.2017.1373577
Fisher, S., Lindner, D. & Ferguson, C.J. The Effects of Exposure to Catcalling on Women’s State Self-Objectification and Body Image. (2019). Curr Psychol 38, 1495–1502. https://doi.org/10.1007/s12144-017-9697-2
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