Lutto: affrontare la perdita con l’EMDR

di Giovanna Mengoli

Affrontare il lutto è un’esperienza universale e inevitabile nella vita di ognuno di noi. La perdita di una persona cara può provocare una serie di emozioni dolorose e un senso di vuoto che può sembrare insormontabile.

Il lutto, più di ogni altra esperienza di vita, segna uno spartiacque nel percorso evolutivo di ciascun individuo. Quando il cammino di una persona è segnato da questo evento, specialmente se il lutto riguarda la perdita di un familiare o di una persona cara, assistiamo a un “prima” e a un “dopo”. Niente di tutto quello che abbiamo vissuto e conosciuto fin a quel momento rimane più lo stesso: il nostro mondo viene scosso da un evento che ci chiede di fare i conti con noi stessi e con la nostra capacità di adattamento alla nuova situazione.

Attualmente, esistono diversi approcci terapeutici che possono aiutare a elaborare il dolore e a intraprendere il processo di guarigione.  

Tra questi, uno dei principali è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Grazie a questo approccio rivoluzionario, siamo in grado di intervenire direttamente al cuore del problema che genera sofferenza e aiutare i nostri piccoli e grandi pazienti ad affrontare in modo più adeguato la sfida a cui sono stati sottoposti. Con un lavoro mirato all’evento traumatico del lutto, si può restituire all’individuo una visione più adattiva e serena della situazione e si possono rafforzare tutte le risorse necessarie che gli permetteranno di affrontare nel migliore dei modi ciò che sta accadendo.

L’EMDR è una forma di terapia che è stata sviluppata negli anni ’80 da Francine Shapiro. Inizialmente, è stata utilizzata per trattare il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), ma si è rivelata altrettanto efficace per altri disturbi legati a traumi emotivi. L’EMDR si basa sulla stimolazione bilaterale del cervello attraverso movimenti oculari, suoni o altre forme di stimolazione sensoriale. Questo processo aiuta a ridurre l’associazione negativa con i ricordi traumatici e a favorire l’elaborazione delle emozioni.

Il lutto può essere considerato un trauma emotivo, in quanto provoca una profonda disgregazione emotiva e cognitiva. L’EMDR offre un approccio strutturato per affrontare il lutto e permette di elaborare le emozioni e le sensazioni associate alla perdita. Attraverso l’utilizzo della stimolazione bilaterale, l’EMDR aiuta il paziente a focalizzarsi sul dolore e a rielaborare i ricordi legati all’amato defunto.

I benefici dell’EMDR nel processo di lutto sono:

Elaborazione delle emozioni. L’EMDR facilita l’espressione delle emozioni rese sopite dal lutto, consentendo di affrontarle e accettarle in modo più sano.

Riduzione dei sintomi di stress. Il lutto può causare una serie di sintomi fisici e psicologici, come ansia, depressione e disturbi del sonno. L’EMDR può aiutare a ridurre questi sintomi e a ripristinare il benessere emotivo.

Ripristino dell’equilibrio cognitivo. Il processo dell’EMDR aiuta a modificare le credenze negative e distorte associate alla perdita, favorendo un pensiero più realistico e adattativo.

Promozione della resilienza. L’EMDR aiuta a rafforzare la capacità del paziente di affrontare il lutto e di adattarsi alle nuove circostanze, promuovendo la resilienza emotiva.

Affrontare il lutto è un percorso individuale e personale, e l’EMDR rappresenta è una grande risorsa terapeutica per facilitare il processo di guarigione. Tutto ciò è estremamente importante, soprattutto quando il processo di elaborazione dell’evento è rimasto bloccato non soltanto dall’intensità emotiva che caratterizza l’evento in sé, ma anche dalla presenza di ulteriori fattori di rischio e da una carenza dei fattori di protezione nella vita del soggetto.

Bibliografia

Shapiro F. (2013). Lasciare il passato nel passato. Tecniche di auto-aiuto nell’EMDR. Astrolabio Ubaldini, Roma

Shapiro F. (1995/2001). Eye Movement Desensitization and Reprocessing: Basic Principles Protocols and Procedures. Guilford Press, New York. Tr. it. Fernandez I. (a cura di) EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Mc Graw-Hill, Milano 2000.

American Psychiatric Association (2014). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders: Dsm-5, APA, Washington. Tr. it, a cura di M. Biondi, DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.

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