Il ruolo della mindfulness nelle prestazioni sportive

La mindfulness

C’è stato un acceso dibattito accademico sulla definizione di mindfulness come costrutto. Essa si definisce come un processo di partecipazione attiva e consapevole all’esperienza del momento presente. Tale processo è in netta contrapposizione con gran parte della nostra esperienza di vita quotidiana, in cui spesso ci ritroviamo involontariamente in uno stato di “mind wander” (Killingsworth & Gilbert 2010), di esecuzione passiva, o evitamento di esperienze indesiderate (Kang et al. 2013).

Sono principalmente due le caratteristiche che appaiono nella maggior parte delle definizioni di mindfulness (Quaglia et al. 2015):

la focalizzazione dell’attenzione sul momento presente, che può assumere diverse forme, comprese le sensazioni del proprio corpo, reazioni emotive, immagini mentali ecc.
l’adozione di un atteggiamento aperto e di accettazione non giudicante del proprio momento presente, che prevede un orientamento verso l’esperienza presente curioso, distaccato e non reattivo.

È importante sottolineare che, questo atteggiamento di accettazione verso l’esperienza non è una rassegnazione passiva alla propria corrente di circostanze, ma piuttosto si riferisce ad una capacità di stare nelle esperienze, anche se dolorose.

L’interesse per gli interventi di mindfulness è aumentato esponenzialmente negli ultimi tre decenni.

Gran parte di questo interesse è stato alimentato da diversi studi scientifici, che hanno descritto i potenziali benefici di tali interventi per una vasta gamma di risultati, relativi alla salute mentale e fisica (Ludwig & Kabat-Zinn 2008), ad aspetti cognitivi, affettivi e interpersonali (Brown et al. 2015).

Alla luce di ciò, si sta sempre più diffondendo l’interesse verso l’utilizzo della mindfulness in diversi setting, tra cui anche quello sportivo.

Mindfulness e sport

Da una revisione sistematica e meta-analisi di Li, Zhu, Zhang, Gustafsson e Chen (2019) stilata con l’obiettivo di identificare, valutare e riassumere gli studi che trattano la relazione tra mindfulness e burnout dell’atleta e verificare l’impatto che interventi basati sulla mindfulness abbiano su di esso, risulta che tali interventi hanno un effetto positivo sulla prevenzione del burnout; inoltre, si evince un’associazione negativa tra mindfulness e burnout dell’atleta.

Tra i motivi principali per cui gli atleti di solito chiedono il parere degli psicologi dello sport, emerge il desiderio di ottenere ottime performance nelle competizioni.

La variabile su cui gli atleti tendono a lavorare è quello che Röthlin, Birrer et al. chiamano il comportamento atletico funzionale (Functional athletic behavior – FAB), ossia un comportamento caratterizzato da una serie di azioni e movimenti di alta qualità e da un focus attenzionale sugli stimoli rilevanti per la performance (es. “la palla”) o su specifici obiettivi stimati più sul lungo termine (ad esempio “essere un atleta leale”) (Gardner e Moore, 2004).

I fattori che possono influenzare negativamente il FAB comprendono, ad esempio, aspettative di risultato negative, attivazione eccessiva o insufficiente, oppure attenzione focalizzata su minacce esterne e/o interne (ad esempio, forti emozioni percepite come negative, come l’ansia) o su segnali irrilevanti (pensieri e preoccupazioni [Sarason & Sarason, 1990]).

Per aiutare gli atleti ad aumentare e mantenere il FAB, gli psicologi dello sport utilizzano una vasta gamma di interventi. Tradizionalmente lo Psychological Skills Training (PST) è stato l’intervento più gettonato (Vealey, 2007). Esso si basa su diverse tecniche come ad esempio il self-talk (che può essere istruttivo (es “guarda la palla”) o motivazionale (“correrò fino al traguardo con tutta l’energia che ho”), la regolazione emotiva, l’immaginazione, e la strutturazione di obiettivi (Hardey, 1996).

Recentemente invece, interventi basati sulla mindfulness sono stati proposti come valida alternativa (Birrer, 2012). La mindfulness usata in ambito sportivo riguarda la capacità di mantenere la propria attenzione sulle sensazioni corporee vissute momento per momento, oltre che percezioni acustiche e visive, emozioni o pensieri, osservandoli in modo accettabile e compassionevole senza reagire automaticamente (Kabat-Zinn, 2003).

Oltre agli effetti sull’attenzione, la ricerca ha dimostrato che gli interventi basati sulla mindfulness in ambito sportivo hanno portato ad un aumento di accettazione di esperienze spiacevoli (ad es. pensieri ed emozioni negativi o sensazioni corporee, [Keng & Smoski, 2011]).

Accettare implica vivere esperienze negative, senza cercare di modificarle o controllarle. Ciò può rendere più probabile il FAB, in quanto il tentativo di cambiare le emozioni e i pensieri in modi disadattivi (ad esempio, ruminare, preoccuparsi o evitare l’eventualità [Hayes et al., 2006]) potrebbe richiedere risorse attenzionali, necessarie invece per l’attuazione ottimale del compito atletico (Gardner & Moore, 2004).

L’efficacia degli interventi basati sulla mindfulness nello sport

In letteratura si rintracciano molteplici studi che demarcano l’efficacia delle tecniche di mindfulness nelle prestazioni sportive.

Nel 2017 da uno studio condotto dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Iran University of Medical Sciences di Teheran, avente l’obiettivo di valutare come la Mindfulness-Acceptance-Commitment (MAC) sia efficace nel miglioramento delle prestazioni atletiche e nella gestione dell’ ansia da competizione sportiva negli atleti studenti, è emerso quanto la MAC sia un intervento efficace sia per aumentare le prestazioni atletiche e ridurre l’evitamento esperienziale, sia per la gestione dell’ansia sportiva negli atleti. Nello specifico i risultati dello studio hanno indicato che l’approccio MAC aumenta significativamente le prestazioni degli atleti che giocano a basket (p <0,05).

Baltzell, A. e Akhtar, V. L. (2014) hanno condotto una studio al fine di esaminare l’impatto di dodici sessioni da trenta minuti di meditazione mindfulness durante le attività sportive (Mindfulness Meditation Training for Sport, MMTS). Gli obiettivi primari delle sessioni di MMTS consistevano nell’aumentare nei partecipanti la loro consapevolezza, imparando ad applicare questa capacità anche in condizioni stressanti, quali la competizione sportiva.

I risultati sono stati ottenuti mediante la somministrazione pre e post MMTS al MAAS (Mindful Attention Awareness Scale), al PANAS (Positive Affect, Negative Affect Schedule) al SWLS (Satisfaction with Life Scale) e al PWBS (Psychological Well-Being Scale).

In generale si evince che ci sono stati miglioramenti significativi nel gruppo di intervento nell’aumento della consapevolezza; entrambi i gruppi (di controllo e sperimentale) non hanno ottenuto punteggi superiori nella percezione di emozioni positive, tuttavia per quanto riguarda la percezione delle emozioni negative, il gruppo di intervento si differenzia significativamente (p<.001) dal gruppo di controllo, il quale sperimenta un aumento significativo delle emozioni negative al post test. Questa differenza potrebbe essere dovuta proprio all’applicazione dell’ intervento MMTS.

Studi empirici, infatti, suggeriscono che praticare la meditazione si traduce in una riduzione dell’esperienza di negatività nel tempo (Chambers et al., 2008; Frewen et al., 2008). Quindi, la pratica della meditazione potrebbe aver mitigato il normale aumento delle emozioni percepite in modo negativo, come l’ansia, di fronte alle richieste competitive per il gruppo di intervento.

Questi risultati sono coerenti con gli studi presenti in letteratura sia per quanto concerne la popolazione non clinica generale (Chambers et al., 2008) sia per gli atleti agonisti (De Petrillo et al., 2009; Kaufman et al., 2009; Thompson et al., 2011).

Conclusioni

In conclusione diversi interventi psicologici come la terapia cognitivo-comportamentale, tecniche specifiche come il rilassamento o altri interventi psicologici sono stati usati per aumentare le prestazioni atletiche, ridurre lo stress e l’ansia competitiva e altri problemi degli atleti. La loro efficacia è stata confermata in diversi studi scientifici (Reese LM, et al. 2012).

Tuttavia, questi trattamenti hanno dei limiti, i più comuni dei quali comprendono la ricorrenza dei sintomi e l’interruzione del trattamento (Schottenbauer MA, et al. 2008).

Questo tipo di interventi, infatti, agiscono sulla ristrutturazione dei pensieri e la modifica delle emozioni negative della persona: solitamente i cambiamenti psicologici negli individui causano resistenza e portano alla sospensione del trattamento (Leichsenring F, Rabung S. 2011).

E’ in questo gap che potrebbero inserirsi gli interventi basati sulla mindfulness. Essi infatti propongono un approccio innovativo basato proprio sull’accettazione anche delle esperienze negative.

Dunque, alla luce dell’efficacia dimostrata in letteratura nel migliorare le prestazioni atletiche, è essenziale attribuire rilievo a questo tipo di interventi che pian piano si stanno facendo strada nei nuovi orizzonti della psicologia dello sport.

L’articolo è stato scritto dalla dott.ssa Chiara Ripa – Psicologa

Bibliografia

Abravanel B. T., S. R. (2015). Emotion dysregulation mediates the relationship between lifetime cumulative adversity and depressive symptomatology.

Baltzell, A., & amp; Akhtar, V. L. (2014). Mindfulness meditation training for sport (MMTS) intervention: Impact of MMTS with division I female athletes. The Journal of Happiness & Well-Being, 2(2), 160-173.

Bernstein E. E., M. R. (2016). Acute aerobic exercise helps overcome emotion regulation deficits. Cognitive Emotion, p. 1-10.

Bernstein E. E., M. R. (2017). Acute aerobic exercise hastes emotional recovery from subsequent stressor. Health Psychology, 560-567.

Birrer D, Röthlin P, Morgan G. Mindfulness to enhance athletic performance: Theoretical considerations and possible impact mechanisms. Mindfulness. 2012;3:235–46. doi: 10.1007/s12671- 012-0109-2.

Brown KW, Ryan RM, Creswell JD. 2007. Mindfulness: theoretical foundations and evidence for its salutary effects. Psychol. Inq. 18(4):211–37

Chambers, R., Yee Lo, B.C., & Allen, N. (2008). The impact of intensive mindfulness training on attentional control, cognitive style, and affect. Cognitive Therapy Research, 32, 303–322.

Creswell, J. D. (2017). Mindfulness interventions. Annual review of psychology, 68, 491-516.

De Petrillo, L., Kaufman, K., Glass, C., & Arnkoff, D. (2009). Mindfulness for long-distance runners: An open trial using mindful sport performance enhancement (MSPE). Journal of Clinical Sport Psychology, 4, 357- 376.

Edwards M. K., R. R. (2017). A randomized control intervention investigating the effects of acute exercise on emotional regulation. 534-543.

Frewen, P. A., Evans, E. M., Maraj, N., Dozois, D. J. A., & Partridge, K. (2008). Letting go: Mindfulness and negative automatic thinking. Cognitive Therapy Research, 32, 758-774

Gardner FL, Moore ZE. A mindfulness-acceptance-commitment-based approach to athletic performance enhancement: Theoretical considerations. Behav Ther. 2004;35:707–23. doi: 10.1016/S0005-7894(04)80016-9.

Gardner FL, Moore ZE. Clinical Sport Psychology. Champain, IL: Human Kinetics; 2006

Gross, J. J. (1998). Antecedent- and response-focused emotion regulation: divergent consequences for experience, expression, and physiology. Journal of personality and social psychology, 74 1, 224-37.

Gross, J. J. (2007). Emotion Regulation: Conceptual Foundations. In Handbook of emotion regulation (p. 3-24). New York: The Guilford Press.

Kabat-Zinn J. Mindfulness-based interventions in context: Past, present, and future. Clin Psychol- Sci Pract. 2003;10:144–56. doi: 10.1093/clipsy.bpg016.

Kang Y, Gruber J, Gray JR. 2013. Mindfulness and de-automatization. Emot. Rev. 5(2):192–201

Keng SL, Smoski MJ, Robins CJ. Effects of mindfulness on psychological health: A review of empirical studies. Clin Psychol Rev. 2011;31:1041–56. doi: 10.1016/j.cpr.2011.04.006.

Killingsworth MA, Gilbert DT. 2010. A wandering mind is an unhappy mind. Science 330(6006):932

Hayes SC, Luoma JB, Bond FW, Masuda A, Lillis J. Acceptance and commitment therapy: Model, processes and outcomes. Behav Res Ther. 2006;44:1–25. doi: 10.1016/j.brat.2005.06.006.

Hardy L, Jones G, Gould D. Understanding Psychological Preparation for Sport: Theory and Practice of Elite Performers. New York: Wiley; 1996.

Leichsenring F, Rabung S. Long-term psychodynamic psychotherapy in complex mental disorders: update of a meta-analysis. Br J Psychiatry. 2011;199

Li, C., Zhu, Y., Zhang, M., Gustafsson, H., & Chen, T. (2019). Mindfulness and Athlete Burnout: A Systematic Review and Meta-Analysis. International journal of environmental research and public health, 16(3), 449.

Ludwig DS, Kabat-Zinn J. 2008. Mindfulness in medicine. J. Am. Med. Assoc. 300(11):1350–52

Ochsner K. N., G. J. (2007). The neural architecture of emotion regulation. In Handbook of emotion regulation (p. 87-109). New York: Guilford Press.

Reese LM, Pittsinger R, Yang J. Effectiveness of psychological intervention following sport injury. J Sport Health Sci. 2012;1(2):71–9.

Röthlin, P., Birrer, D., Horvath, S., & Grosse Holtforth, M. (2016). Psychological skills training and a mindfulness-based intervention to enhance functional athletic performance: design of a randomized controlled trial using ambulatory assessment. BMC psychology, 4(1), 39.

Sarason IG, Sarason BR, Pierce GR. Anxiety, cognitive interference, and performance. J Soc Behav Personal. 1990;5:1–18.

Schottenbauer MA, Glass CR, Arnkoff DB, Tendick V, Gray SH. Nonresponse and dropout rates in outcome studies on PTSD: Review and methodological considerations. Psychiatry. 2008;71(2):134–68.

Sheppes G., S. G. (2015). Emotion regulation and psychopathology.

Quaglia JT, Brown KW, Lindsay EK, Creswell JD, Goodman RJ. 2015. From conceptualization to operationalization of mindfulness. See Brown et al. 2015, pp. 151–70

Thompson, R., Kaufman, K., De Petrillo, L., Glass, C., & Arnkoff, D. (2011). One year follow-up of Mindful Sport Performance Enhancement (MSPE) with archers, golfers, and runners. Journal of Clinical Sport Psychology, 5, 99-116.

Vealey SR. Mental skills training in sport. In: Tenenbaum G, Eklund R, Singer R, editors. Handbook of Sport Psychology. New Jersey: Wiley; 2007

Zhang, Y., Fu, R., Sun, L., Gong, Y., & Tang, D. (2019). How Does Exercise Improve Implicit Emotion Regulation Ability: Preliminary Evidence of Mind-Body Exercise Intervention Combined With Aerobic Jogging and Mindfulness-Based Yoga. Frontiers in psychology, 10.