Research Brief: Gli effetti del cambiamento climatico sul benessere mentale

DI COSA PARLA QUESTO ARTICOLO

Il cambiamento climatico è una reale minaccia in tutto il mondo. Fenomeni che fino a pochi anni fa interessavano soltanto una porzione di popolazione o di Terra, ora ci colpiscono più da vicino e rendono le conseguenze sempre più reali.

Con l’aumentare di fenomeni climatici sempre più violenti è stato osservato anche un corrispondente aumento del numero di persone che sperimentano un disagio psicologico in relazione all’ambiente e alla crisi climatica. Per questo motivo gli studiosi hanno iniziato a parlare di climate anxiety, ovvero un aspetto specifico dell’ecoansia, che fa riferimento all’esperienza di sofferenza legata all’ambiente ed è caratterizzata da emozioni negative quali la paura, la preoccupazione, il senso di colpa, la vergogna, la mancanza di speranza e la disperazione.

Le ricerche sostengono che la climate anxiety può essere provocata dalla perdita di luoghi, attività e tradizioni a causa del cambiamento climatico o dalla paura della portata e dell’impatto potenziale dello stesso.

Il presente studio si pone lo scopo di analizzare la correlazione tra climate anxiety e benessere mentale in 32 paesi. Inoltre analizza il ruolo dei media e dell’esposizione alle notizie relative ai disastri ambientali nell’insorgenza di emozioni negative. Infine viene osservato come i sentimenti di ansia legati al cambiamento climatico si associno a comportamenti di salvaguardia dell’ambiente e all’attivismo climatico.

COSA DICE LA RICERCA

I risultati mostrano come i sentimenti di ansia legati al cambiamento climatico siano più diffusi tra la popolazione giovane.

È stato inoltre osservato che i livelli di esposizione alle informazioni sugli effetti del cambiamento climatico hanno una relazione significativa con la climate anxiety.  Allo stesso modo quest’ultima è risultata positivamente correlata ai comportamenti a salvaguardia dell’ambiente, tra cui azioni come il risparmio energetico a casa, l’uso dei trasporti pubblici e l’evitare gli sprechi alimentari, e all’attivismo. Questo è stato maggiormente osservato nelle società individualiste e potrebbe essere dovuto al fatto che le persone nelle società individualiste hanno una maggiore tendenza ad agire in base alle proprie convinzioni e preferenze personali, mentre le persone nelle società collettiviste possono essere più inclini a conformarsi semplicemente alle norme sociali.

Infine la ricerca ha dimostrato come la climate anxiety presenta una correlazione negativa con il benessere mentale in 31 dei 32 paesi che hanno preso parte allo studio.

IMPLICAZIONI PER LA CLINICA

Lo studio fa luce su una problematica che acquista sempre maggiore rilievo. Il cambiamento climatico è un fenomeno reale e che porta con sé conseguenze che impattano sulla salute mentale delle persone. Per questo motivo è necessario sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze e gli effetti del cambiamento climatico e in aggiunta sviluppare degli interventi specifici che vadano a lavorare sull’ansia e sul sentimento di disperazione e assenza di speranza.

RIFERIMENTO

Ogunbode, C. A., Doran, R., Hanss, D., Ojala, M., Salmela-Aro, K., van den Broek, K. L., … & Karasu, M. (2022). Climate anxiety, wellbeing and pro-environmental action: Correlates of negative emotional responses to climate change in 32 countries. Journal of Environmental Psychology, 84, 101887. https://doi.org/10.1016/j.jenvp.2022.101887